La formazione universitaria italiana non può rimanere indietro rispetto ad un mondo che costantemente si evolve e si aggiorna.
Avevamo subito sostenuto dopo l’approvazione del Decreto ministeriale del 23 dicembre 2019 a firma del dimissionario Ministro Fioramonti dei 5Stelle che prevedeva che i corsi di laurea in Psicologia come quelli per la Facoltà di Scienze della Formazione, possano essere svolti esclusivamente in presenza, senza alcuna modalità telematica a partire dall’anno accademico 2020-21.
Oggi finalmente il Ministero a seguito dei rilievi formulati dalla Corte dei Conti in sede di registrazione del provvedimento ha dovuto ritirare il Decreto dell’ex Ministro Fioramonti.
Fare a meno dell’insegnamento telematico oltre a non dare modo agli studenti italiani di poter effettuare delle scelte didattiche, ricordando che addirittura negli Usa si fa ricorso alle telematiche anche per alcuni aggiornamenti delle facoltà di medicina, era in contrasto sia in termini di maggiore accessibilità per soggetti disabili che per l’impronta ambientalista, una attenzione di sostenibilità che ormai è prioritaria nel mondo intero.
Era facile pensare come coloro che hanno difficoltà nella mobilità vedano una particolare agevolazione nell’istruzione telematica, un abbattimento complessivo di ogni tipo di barriere. Come è facile comprendere, al pari della qualità dell’insegnamento, ovviare a trasferimenti continui, in molte occasioni con veicoli che producono nquinamento, possa essere un moderno strumento di attenzione all’ambiente, un motivo in più per non comprendere l’iniziativa dell’ex Ministro Fiormanonti che in alcuni casi si vanta di definirsi ambientalista.
Un provvedimento che di fatto risultava anche in contrasto alla volontà della Costituzione Italiana che intende garantire il diritto all’istruzione per tutti rimuovendo qualunque ostacolo di ordine economico e sociale.
Quella di oggi è una vittoria rispetto all’arroganza e all’incapacità di chi vuol amministrare uno Stato emanando decreti dell’ultima ora che offendono tutti coloro che credono nelle università italiane.
Ha fatto bene il Ministro a dimettersi, un grazie particolare va a tutti coloro che in decine e decine di migliaia hanno partecipato alle petizioni contro il provvedimento, e finalmente grazie alla Corte dei Conti il nostro Paese non arretra in questo fondamentale diritto all’istruzione per tutti, a difesa dei soggetti più deboli e della sostenibilità ambientale .
È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.